Peron - Piras - Peron era nato in Sardegna ?

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Nel libro:
Juan Peron Giovanni Piras
due nomi una persona

si racconta la storia di Giovanni Piras,
un povero contadino di Mamoiada (Nuoro)
emigrato nel 1909 dalla Sardegna in Argentina,
dove dopo alcuni anni di duro lavoro,
per poter accedere al  "Colegio Militar de la Nacion" (Buenos Aires)
è costretto a cambiarsi nome e nazionalità, e
da Giovanni Piras diviene ... Juan Peron,
leader dei "Descamisados", fondatore del partito "Giustizialista"
ed infine Presidente di quella nazione che 37 anni prima
lo aveva visto sbarcare come un povero emigrante.
Il reportage è condotto tra la Sardegna, la Spagna e l'Argentina,
ed è corredato da interviste, fotografie, documenti inediti ed infine
dalla perizia grafica della scrittura di Giovanni Piras,
analizzata e confrontata con quella di Juan Peron.
Inoltre
nella nuova ed aggiornata edizione del 2012,
lo scrittore Peppino Canneddu analizza e chiarisce
che il Giovanni Piras trovato a  "Chumbicha",
da una giornalista argentina e da un gruppetto sardo - romano,
non è lo stesso Giovanni Piras nato a Mamoiada nel 1891,
ma semplicemente un omonimo nato nel 1894
la cui mamma aveva il cognome Meloni e non Massidda
come nel caso del nostro Giovanni Piras, nato a Mamoiada.
Tra il 1908 ed il 1912,
sono partiti dalla  Sardegna verso la lontana Argentina
oltre 3.700 emigrati,  fra i quali anche 14  ragazzi
con  lo stesso nominativo : Giovanni Piras  .  .  .  



Introduzione

  Non è facile credere che il mitico colonnello Juan Peron, tre volte presidente dell’Argentina, capo indiscusso dei “ descamisados “, sia stato Giovanni Piras, un umile contadino della Sardegna centrale, emigrato ai primi di questo secolo in Sud America.
  
  Ma perché Giovanni Piras avrebbe dovuto cambiare il nominativo e inventarsi una nuova identità?
  
  Perché Juan Peron nascondeva le sue origini? Molte sono le risposte che si possono dare.

La più valida sembra essere quella secondo la quale Giovanni Piras, aiutato dal suocero, per poter intraprendere gli studi militari concessi soltanto ai cittadini con nazionalità argentina, sia stato costretto a dichiararsi tale.

Infatti l’unico modo per poter accedere al collegio militare di Olivos era quello di cambiarsi identità.

  
  Una volta innescato questo meccanismo non lo si poteva più bloccare, poteva venire compromessa tutta la sua credibilità sia di militare che di politico fortemente nazionalista.

  Inoltre la possibilità che egli abbia nascosto il passato è avvalorato dal fatto che la costituzione argentina  redatta nel 1849 sentenzia che una persona, per ricoprire la carica di presidente della nazione deve risultare essere nativa dell’Argentina.
  
  Molte volte Juan Peron è stato criticato dai suoi consiglieri perché riservava particolare
attenzione ad associazioni composte da emigrati della Sardegna, trascurando altre comunità.
  
  Egli si difendeva dicendo che ciò era dovuto al fatto che il nonno era venuto dalla Sardegna
ed aveva dunque sangue sardo nelle vene, e secondo lui questi atti erano una forma di
riconoscenza verso il nonno.
  
  Cambiarsi  il  nome  a  quei  tempi  non doveva essere stato difficile.
Gli archivi, se esistevano, erano male organizzati; le fotografie sulla ...


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La traduzione non è compresa nella edizione italiana.


INTRODUCCIÓN

  No es  fácil creer que el mítico coronel Juan Perón, tres veces presidente de la Argentina,
jefe indiscutido de los “descamisados”, haya sido Giovanni Piras, un humilde campesino de
la Serdeña central, emigrado a principios de este siglo a Sudamérica.
  
  Pero, ¿por qué Giovanni Piras habrá  tenido que cambiar  el nombre  y crearse una
nueva identidad?

  ¿Por qué Juan Perón escondía sus orígenes? Muchas son las respuestas que se pueden dar.
La más válida parece ser la segunda, la de que Giovanni Piras, ayudado por el suegro,  
para poder iniciar los estudios militares, permitidos solamente a los ciudadanos de
nacionalidad argentina, se haya visto obligado a declararse como tal.
   
  En efecto el único modo para poder acceder al colegio militar de Olivos,  
era el de cambiarse la identidad.
    
 Una vez iniciado el plan ya no se lo podía detener, pues se vería comprometida toda su
credibilidad como militar o, luego, la de político fuertemente nacionalista.

  Además la posibilidad de que él haya escondido el pasado  está sostenida por el hecho
de que la Constitución argentina escrita en 1849, establece que una persona,
para desempeñar el cargo de presidente de la nación debe ser nativo de la Argentina.
   
  Muchas veces Juan Perón ha sido criticado por sus consejeros porque prestaba particular
atención a asociaciones integradas por  emigrados  de la Serdeña, descuidando
otras comunidades.
  Él se defendía diciendo que éso se debía al hecho de que como el abuelo había venido
de Serdeña y por lo tanto tenía sangre sarda en las venas, era un reconocimiento hacia él .

  Cambiarse el nombre en aquellos tiempos no debía haber sido difícil. Los archivos,
si existían, estaban mal organizados; las fotografías en el documento de identidad o
en el pasaporte para los emigrantes no eran aplicadas; las huellas digitales eran
aun desconocidas.
    
  Cambiarse el nombre no es arduo ni siquiera en la actualidad a pesar  de la existencia
de un  control más riguroso. Además de las falsificaciones de los documentos de identidad,
la historia está sembrada de personas que conocemos con un nombre, para después descubrir
que el verdadero es otro, por ejemplo: Bufalo Billy se llamaba en el registro: William Cody,
Marilyn Monroe era Norma Jean Baker, el presidente yugoslavo Tito es Josip Broz,
Stalin es Josif Vissarionovic Dzugasvilji.
   
  Pero veamos cómo se desarrolla la historia, un reportaje con hechos y documentos
aun inéditos, que hacen de único hilo conductor en la vida de ambos.
    

La conclusión corresponde exclusivamente por derecho a cada lector,
será él quien establezca si
Juan Perón y Giovanni Piras son dos nombres y una sola persona.

                       

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Il libro è composto da 222 pagine
Puoi acquistarlo nelle librerie
oppure da:
Bibliosofica Editrice
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